Due anni fa intervistai Luca Rolandi. Giornalista, scrittore, ma soprattutto: storico della Chiesa. Lo storico è un signore abituato a fare i conti con gli archivi e con i fatti. È in grado di metterli in fila, di leggerne gli elementi di continuità, le svolte, le casualità. Di osservare con distacco e di trarre considerazioni fondate.
Luca, che oltretutto è un caro amico e dirige la rivista del Polo del 900 di Torino, ha una passione nemmeno tanto segreta: il calcio. La Juventus in modo particolare.
di Luca Rolandi
Bene, visto che ieri, per l’ennesima volta, la Gobba ha sbattuto il naso nella disperata ricerca di vincere la Coppa dei Campioni (Champions League per noi nati mezzo secolo fa, non si può sentire), è il caso di ripresentarvi quell’intervista, nella quale il buon Prof. Rolandi racconta qualcosa del suo bellissimo “Malafesta Juve: da Belgrado a Cardiff“.
Il libro, uscito con Bradipolibri nel 2018, è stato pensato e pubblicato all’indomani della scoppola numero 9 rimediata in una finale dalla squadra bianconera. Voleva essere un’esorcismo, un talismano di carta che si appellava alla legge dei grandi numeri, sperando che la sorte girasse. Ad oggi, non ha funzionato.
Qui sotto trovate l’intervista. Dura 4 minuti.