NESSUNA RAGIONE AL MONDO

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Avevo bisogno di leggere un bel romanzo, di immergermi in una storia che non mi desse tregua e sapevo che Alessio Cuffaro non mi avrebbe deluso. Ciò che però non sapevo, e di questo sarò a lungo grato all’autore di NESSUNA RAGIONE AL MONDO (Elliot Edizioni), è che avrei dato finalmente contorno a una serie di stati d’animo che in questi ultimi quarant’anni della mia vita avevo subito e sofferto, ma mai decodificato. E se lo avessi fatto, forse avrei percorso altre strade. Avrò di che riflettere a lungo.

La trama nasce da un fatto di cronaca di qualche anno fa: la scomparsa nel nulla di un libraio. Poi la cronaca diventa romanzo. Un uomo che svanisce, che si lascia tutto alle spalle senza apparente motivo, sulle cui tracce si mette il suo più caro amico d’infanzia, con il quale ha reciso ogni rapporto appena dopo il liceo. La storia di dipana tra Torino, Roma e Palermo.

Sullo sfondo ci sono tutti i sentimenti, le scoperte e le contraddizioni che accompagnano ciascuno di noi dall’adolescenza all’età adulta. Ma non ci sono rimpianti, c’è Qoelet: esiste un tempo per ogni cosa. E c’è che nulla è come sembra. Nulla.

“Nessuna ragione al mondo” di Alessio Cuffaro

Alessio ha un pregio raro, anche per uno scrittore: pesa ogni singola parola. E lo fa con una prosa che sa essere ricca e lineare. Non c’è un sostantivo fuori posto, un aggettivo che non sia lì per dirti proprio e solo quella roba lì. E grazie a questa capacità, Alessio ti prende per mano e ti porta dentro la sua storia. Ci stai dentro fino al collo. Riga dopo riga.

È vero, conosco Alessio Cuffaro personalmente e, proprio in virtù di questa amicizia, mi ha concesso il privilegio di leggere in anteprima il suo secondo romanzo. So anche che vi starete chiedendo se avrei mai avuto il coraggio di scrivere una recensione negativa.

No, non avrei avuto il coraggio. Semplicemente non l’avrei scritta. Quindi se sono qui a scrivervi che NESSUNA RAGIONE AL MONDO è un romanzo da leggere, datemi retta.”

Sante Altizio